Editoriale di oggi che si apre con il consueto focus dedicato alle società di Lega Pro maggiormente in difficoltà.
Detto ampiamente del periodo di crisi della Turris (che, però, ha evitato l'esclusione dal campionato), ci soffermiamo ancora una volta sul Taranto. Nel giorno in cui la proprietà americana ribadisce ci sia stato impegno massimo per portare a termine gli impegni presi ad ottobre, ecco che Giove si sta guardando attorno a caccia di soluzioni in extremis utili ad evitare un clamoroso fallimento.
Sul campo ormai la situazione appare compromessa: ultimo posto con 3 punti, distanza importante dalla penultima e una nuova penalizzazione all’orizzonte. Il nuovo allenatore Passiatore, al quale è stato proposto un contratto di un anno e mezzo. Segnale evidente che, sotto traccia, si stia già lavorando in ottica dilettanti, purtroppo. Anche a Perugia sono state ore alquanto convulse.
tecnico del Benevento Auteri, fonte tuttomercatoweb
Niente di paragonabile a ciò che accade all’ombra dello Iacovone, ovviamente, ma l’ex presidente Santopadre è pronto a far causa alla nuova proprietà che, in una nota diffusa ieri, ufficializzava il pagamento della seconda rata per l’acquisto del club. Notizia che Santopadre ha smentito, ritenendo non sia stata coperta la cifra necessaria e pattuita. Un contenzioso che rischia comunque di destabilizzare una squadra che non ha tratto giovamento dalla cura Zauli e che andrà fortemente rinforzata sul mercato se vorrà provare ad essere protagonista nei playoff. Naturalmente i tifosi di tutt’Italia non vedono l’ora inizi la sessione inverale, quella fiera dei sogni che spesso di rivela illusoria. Perchè, come diciamo sempre, è in estate che si allestiscono gli organici e le rivoluzioni di gennaio possono talvolta peggiorare le cose. A Pontedera ha salutato da qualche giorno Ragatzu, arrivato in Toscana circondato da mille aspettative, ma protagonista in negativo del girone d’andata. Il suo talento è però indiscutibile e lo status di svincolato gli permetterà di scegliere tra le offerte già pervenute. I granata di Menichini avranno bisogno di almeno 4 rinforzi d’esperienza per mantenere la categoria, da anni non vedevamo il Pontedera così invischiato nella lotta per non retrocedere. Ovviamente le big dei tre gironi dovranno anche provare a blindare i pezzi pregiati: la Lega Pro è notoriamente fucina di talenti ed è ovvio che molti calciatori facciano gola nelle categorie superiori. Dal punto di vista tecnico si è chiuso un 2024 particolarmente intenso. Nel raggruppamento settentrionale è fuga per la vittoria per un Padova capace di andare in vacanza con un rassicurante +10 sul Vicenza: criticare la formazione di Vecchi sarebbe ingeneroso, sono i biancoscudati che hanno viaggiato a ritmi insostenibili per tutti. A questo punto anche un malaugurato passo falso nel derby di ritorno potrebbe essere assorbito in modo indolore, quantomeno si potrà scendere in campo con due risultati su tre a disposizione. Male invece la Pro Patria, afflitta da una pareggite che ha fatto arrabbiare società e dirigenza. Colombo dovrà guadagnarsi la riconferma nei prossimi 90 minuti. Nel girone B, invece, è davvero uno spettacolo gradevole. Lo 0-0 tra Pescara e Ternana, scontro diretto giocato davanti a una cornice di pubblico che all’Adriatico non si è vista nemmeno nei playoff degli anni scorsi, consente all’Entella di agganciare la vetta e a Torres e Arezzo di avvicinarsi sensibilmente. Del resto il blasone delle piazze e i tanti nomi importanti lasciavano presagire che, quest’anno, sarebbe stato questo il girone più interessante ed equilibrato in assoluto, al punto che realtà come Spal, Perugia e Ascoli hanno fatto fatica e che il Legnago fanalino di coda è stato capace di vincere a Pescara. Imprevedibilità totale e sensazione che tutti possa davvero accadere in alto come in basso. Vogliamo rivolgere un plauso a mister Baldini che, nel post gara, ha fatto i complimenti al collega Abate augurandosi testualmente di “vincere il campionato, ma se non dovessimo riuscirci sarebbe bello e giusto che salisse la Ternana perchè sul campo ha fatto più punti di noi e ha un allenatore serio, professionale e preparato”. Un segnale distensivo, una bella pagina di sport. Nel raggruppamento meridionale, infine, Benevento con merito campione d’inverno. Parte dell’ambiente appare un po’ troppo critico verso una squadra che, di fatto, ha dominato dalla prima all’ultima gara pur con qualche incidente di percorso del tutto fisiologico. Il Monopoli tiene testa alla strega così come il Potenza, a nostro avviso però ci sarà – a lungo andare – un testa a testa con l’Avellino che forse, come organico, è leggermente superiore quantomeno in termini d’esperienza. Sono ormai piuttosto staccate squadre come Foggia, Crotone, Catania e Trapani dalle quali ci si aspettava di più. E lo 0-0 dei granata di Capuano proprio col Foggia non ha soddisfatto il pubblico presente: sul piano tecnico è stata una gara decisamente brutta e con pochissime occasioni da gol.
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