Vittorie esterne per Atalanta, Napoli e Inter che proseguono così la loro fuga, mentre la Juve rischia grosso con il Venezia e il Bologna vince il Derby dell’Appennino issandosi al 7°posto in classifica. Nei bassi fondi, perla da tre punti di Che Adams al Castellani e successi fondamentali per Lecce e Verona
Il 16° turno comincia venerdì sera con l’importantissimo blitz del Torino a domicilio dell’Empoli. A regalare il sorriso alla squadra di Vanoli in terra toscana, un capolavoro di Che Adams da 50 metri.
Un pallonetto a lunga gittata d’altri tempi, roba da riportare alla mente capolavori firmati Alvaro Recoba, Peppe Mascara o Fabio Quagliarella. Tanti applausi e Toro che torna così al successo dopo sei giornate di astinenza. Stesso risultato anche sabato alle 15, con l’Atalanta che espugna Cagliari grazie al gol di Zaniolo al minuto 66. Menzione particolare, però, per Carnesecchi autore di una serie di parate “salva risultato” davvero da grande portiere.
I giocatori dell’Inter in festa all’Olimpico – foto X Inter
Tiene il passo della capolista il Napoli, corsaro in Friuli con un secco 3-1. All’iniziale vantaggio di Thauvin, risponde di prepotenza Lukaku al 50’, poi l’autorete di Giannetti su tiro di Neres spiana la strada ai partenopei fino al bellissimo assolo personale di Anguissa con cui si chiude la contesa in favore dei campani. Chi, invece, stenta ancora a decollare è la Juventus di Thiago Motta, fermata in casa dal Venezia con il risultato di 2-2. Nel capoluogo sabaudo il tocco ravvicinato di Gatti sembra indirizzare subito la gara verso il porto bianconero, ma nella ripresa prima l’incornata di Ellertsson e poi quella di Idzes ribaltano la situazione in favore di Eusebio Di Francesco e servirà un rigore di Vlahovic ben oltre il 90’ per evitare il kappaò alla Vecchia Signora. Dopo il triplice fischio, una serie di screzi tra l’attaccante bianconero e qualche tifoso non esattamente soddisfatto dell’andamento della squadra: segno che il clima dalle parti della Continassa comincia a farsi sempre più cupo. Viceversa, aria di festa in quel di Lecce, dove la formazione salentina alle 12.30 di domenica mette al tappeto il Monza per 2-1, relegando così Sandro Nesta all’ultimo posto della graduatoria in coabitazione con il Venezia. Al Via del Mare fanno tutto i padroni di casa: apre le marcature un’azione personale di Tete Morente dopo 3 giri di lancette, poi un goffo autogol di Dorgu riporta in parità i brianzoli prima che una potente girata del solito Krstovic al 44’ regali il preziosissimo successo ai giallorossi. 7 punti in 4 gare per il “Maestro” Giampaolo, che trascina così i suoi uomini sempre più lontano dal pentolone bollente delle zona calda.
Un fuoco, quello della zona retrocessione, che adesso torna a scottare pericolosamente anche alle spalle del Parma, battuto al Tardini dal ritrovato Hellas Verona di Zanetti. Nel primo tempo, Sohm risponde alla zuccata di Coppola, ma nella ripresa sono gli scaligeri a fare la voce grossa con le marcature di Sarr e Mosquera rispettivamente al 57’ e al 75’. Bello ma inutile il gol del 2-3 realizzato ancora una volta da Sohm al 90’ con una chirurgica rasoiata dal limite: una doppietta, quella del centrocampista svizzero, che quantomeno rende meno amaro il passivo per la compagine ducale. Umore decisamente migliore sul versante opposto della Via Emilia, dove il Bologna stende la Fiorentina nel sentitissimo Derby dell’Appennino grazie ad una zampata di Odgaard al 59’ e supera in classifica il Milan portandosi al 7° posto. Poco dopo, all’aperitivo domenicale nel consueto Sinigaglia in versione hollywoodiana (Keira Knightley, Adrien Brody e Michael Fassbender sugli spalti), il Como supera la Roma nel recupero con un rapace tocco di Gabrielloni al 93’ a cui segue la firma di Paz al minuto 97. In serata, sempre in Lombardia, la parte di Milano rossonera invece contesta tutto e tutti al termine dello 0-0 interno con il Genoa nel giorno del 125° compleanno. Al Diavolo, formalmente, è mancato solo il gol per superare il Grifone, ma il pareggio interno ha il sapore di una sconfitta e adesso la squadra di Fonseca si ritrova addirittura fuori dalla zona europea, all’8° posto con 23 punti dietro al Bologna salito a quota 25.
A completare la 16a giornata, infine, il tennistico 0-6 tra Lazio e Inter. Più che all’Olimpico, sembrava di essere al Foro Italico con la formazione di Inzaghi che rifila una sonora lezione ai biancocelesti di Baroni. All’ombra del Colosseo, apre il set il rigore di Calhanoglu al 41’, poi la volée di Dimarco al 45’ allunga ulteriormente il punteggio per l’uno-due che spegne i bollori di casa a ridosso dell’intervallo. Dopodiché, ad inizio ripresa, una potente fucilata di Barella e una capocciata di Dumfries mettono in freezer il punteggio, prima che l’incursione di Carlos Augusto e l’immancabile rete di Thuram completino il party a tinte nerazzurre. Inter, dunque, che mostra i muscoli e si porta così a sole tre lunghezze di distanza dall’Atalanta con ancora una partita da recuperare.
Risultati 16° turno
Empoli-Torino 0-1 (70’ Adams)
Cagliari-Atalanta 0-1 (66’ Zaniolo)
Udinese-Napoli 1-3 (22’ Thauvin; 50’ Lukaku, 76’ Giannetti (aut.), 81’ Anguissa)
Juventus-Venezia 2-2 (19’ Gatti, 90’+5 Vlahovic; 61’ Ellertsson, 83’ Idzes)
Lecce-Monza 2-1 (3’ Tete Morente, 44’ Krstovic; 73’ Dorgu (aut.))
Parma-Hellas Verona 2-3 (19’- 90’ Sohm; 5’ Coppola, 57’ Sarr, 75’ Mosquera)
Bologna-Fiorentina 1-0 (59’ Odgaard)
Como-Roma 2-0 (90’+3 Gabrielloni, 90’+7 Paz)
Milan-Genoa 0-0
Lazio-Inter 0-6 (41’ Calhanoglu , 45’ Dimarco, 51’ Barella, 53’ Dumfries, 77’ Carlos Augusto, 90’ Thuram)
Classifica
37 Atalanta; 35 Napoli; 34 Inter *; 31 Fiorentina *, Lazio; 28 Juventus; 25 Bologna; 23 Milan; 20 Udinese; 19 Empoli, Torino; 16 Roma, Genoa, Lecce; 15 Parma, Como, Hellas Verona; 14 Cagliari; 10 Monza; Venezia.
* Una gara in meno
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